Dopo 11 anni di pendolarismo tra Cesena e Bologna, si chiude il mio rapporto di lavoro con Unioncamere Emilia-Romagna, finalmente.
Si chiude una pagina importante e lunga della mia vita, in cui ho imparato tanto, acquisito competenze, aperto relazioni professionali importanti, e soprattutto ho avuto la fortuna di ritrovare un’amica e collega speciale.
Anni di sacrifici, sudore e stress che però ho riversato con piacere nei miei progetti di lavoro. Purtroppo, da alcuni anni avevo perso di vista l’obiettivo, ed era il momento di cambiare aria.
Come sempre accade, da una parte sono triste, perchè non rivedrò tutti i giorni colleghi che stimo e con i quali era davvero un piacere lavorare, confrontarsi e scherzare.
Con altri, invece, non vedevo l’ora di interrompere ogni rapporto, perchè non sopportavo più i colleghi che odiano il proprio lavoro e scaricano le frustrazioni in ufficio.
A tutti però vorrei dire “grazie“, perchè tutti mi hanno insegnato qualcosa, trasmesso valori e passioni (in senso positivo e negativo). A tutti chiedo ugualmente “scusa“, perchè immagino che lavorare con me non sia stato proprio semplice… Io, però, ho dato il massimo. Ho cercato sempre di fare di più e meglio. In molte occasioni ci sono riuscito, in altre forse non proprio (ma non tutte le ciambelle…). Un abbraccio prima di tutti lo rivolgo a Laura. Sei una persona unica e un’amica speciale. Ribadisco: aver portato il tuo CV è stata lo cosa più preziosa che ho fatto per il sistema camerale. Un saluto affettuoso anche a Valentina, Guido, Mary, Francesco e Matteo e tutti i colleghi con i quali ho collaborato di più negli ultimi anni.
Un ringraziamento sentito ad Ugo (dovunque tu sia) ci hai lasciato troppo in fretta e il vuoto della tua perdita non si è ancora colmato in me. Un saluto affettuoso agli amici pendolari del Comitato pendolari di Romagna RoMBO, che mi hanno fatto compagnia in tutti questi anni. Un grazie ai colleghi delle Camere di commercio. Dipendenti pubblici che vivono con dedizione e spirito di servizio la realtà delle imprese, e spesso sono stati bistrattati per compiti ingrati che cercano di svolgere al meglio possibile. Tenete duro! Un ringraziamento anche a tutti i colleghi della Regione Emilia-Romagna, delle CCIE, di Simpler e della rete EEN e del Gruppo REACH, delle Associazioni di categoria, fino ai dipendenti del bar della CAMST che hanno riempito le mie giornate bolognesi e in giro per il mondo.
Finalmente, perchè dopo 11 anni di lavoro fuori-sede, ho fatto una scelta di vita familiare (con 2 splendidi figli piccoli, lavorando a Bologna non riuscirei ad aiutare Giorgia nella gestione familiare), di logica (4 ore di viaggio quotidiane, nervoso, disagi, freddo, caldo, umanità… viaggiare coi mezzi pubblici è troppo faticoso e dopo tanto tempo era diventato intollerabile. Ma soprattutto togliere così tanto tempo ai propri figli è atroce), ma soprattutto di vita professionale (dopo tanti anni non stavo imparando più nulla, gli stimoli quasi azzerati, e le condizioni in rapido peggioramento).
Finalmente, perchè è stata una scelta personale travagliata, che è maturata da almeno 1 anno, ed ora non vedo l’ora di riscrivere il mio futuro professionale. Lascio il certo per l’incerto, ma a 39 anni mi sembra di avere sufficienti competenze per camminare da solo, e ancora tante energie per imparare.
Finalmente, perchè riesco a dar retta alla persona fantastica che vive accanto a me, che da anni “mi lavora ai fianchi”, facendo crescere in me autostima, fiducia e visione necessaria per immaginare e progettare un importante cambiamento. Senza il tuo supporto, la paura del cambiamento, mi avrebbe paralizzato. Grazie a te, affronto il futuro con speranza e fiducia. Ti lovvo tantissimo. Giorgia!
Finalmente, perchè in questi ultimi anni ho incontrato persone di talento e positive, con le quali non vedo l’ora di iniziare a collaborare. E “quando i treni passano, bisogna prenderli al volo”.
Finalmente, perchè lavorare senza credere in ciò che si fa, è frustrante e inutile. Nessun venditore riesce a vendere un prodotto che non acquisterebbe per sè stesso. Allo stesso modo…
Finalmente, perchè ripensare il proprio futuro ha il buon sapore della sfida, della libertà, della crescita individuale, dell’orizzonte inesplorato.
Ho ricominciato a sorridere, tutti i giorni, anche in ufficio. E questa è tanta roba!
Buona vita a me…
…ti auguro solo succeso ma non successo in senso lato…ma SUCCESSO dilagante in ogni tuo aspetto della vita….#buonavitaate….con stima, simo